Emanuela Fiorelli: E- levarsi dal caos
Bolzano – dal 16 settembre al 9 novembre 2016
La mostra personale di Emanuela Fiorelli ha aperto nei giorni scorsi la stagione espositiva della galleria Antonella Cattani in via Catinaccio, a Bolzano. Il filo come segnotridimensionale è il medium con cui Emanuela Fiorelli esplora lo spazio costruendo architetture che mutano allo sguardo ed indicano la flessibile dinamicità di una costruzione geometricamente definita.
Le sue opere ed installazioni, in cui predominano evoluzioni di linee e volumi trasparenti, riaprono un dialogo con l’ambiente iniziato ancora da Tatlin e dai fratelli Pevsner proseguito poi, negli anni Cinquanta e Sessanta, con le personalità artistiche attorno ad “Azimuth” e agli Spazialisti a Milano o il gruppo “Zero” di Düsseldorf.
Propia di questi anni è ancora la proclamazione di un’arte allargata che richiede nuove modalità espressive in grado di proiettare le opere nello spazio, richiamando la partecipazione attiva e la curiosità dell’osservatore.
Da queste istanze sembra prendere avvio lo studio dell’artista romana (1970) che, più volte, ha sottolineato l’affinità della sua ricerca con la poetica di Fontana, Bonalumi e Castellani inquanto tende a rendere visibili delle strutture nascoste del reale – di per sé caotico.
E- levarsi dal caos, titolo di questa nuova mostra alla galleria Antonella Cattani, è contemporaneamente una dichiarazione degli obiettivi dell’artista.
Forte di un linguaggio che le appartiene e di una sapiente pratica artistica, elaborata in anni di ricerca, Fiorelli ha lavorato a questo progetto di mostra sul “filo” di una sottile ambiguità tra simmetria e asimmetria.
Per individuare l’ordine sotteso all’apparente disordine l’artista ha utilizzato il filo elastico o di cotone come se fosse un segno in 3 D.
La concitata stesura grafica di ciascuna delle opere in esposizione è sospesa tra tensioni implosive ed esplosive che sembrano registrare un’ansia esistenziale che si allenta solo quando il segno si e-leva dal caos.
La compresenza tra ordine e caos si risolve infine nella funzionalità di una bellezza contemplativa che stimola la mente e l’occhio in una vertigine di percorsi e trame che è anche consonanza di ritmi visivi.
16 settembre 2016 – 9 novembre 2016